La corte d’appello della Corea del Sud ha condannato Lee Jae-yong, a capo di Samsung e figlio del defunto presidente dell’azienda, a 2,5 anni di carcere. Il verdetto arriva dopo un processo durato tre anni che ha visto l’uomo imputato per aver tentato di corrompere una persona dell’ufficio del presidente. Tutto è iniziato nel 2017, quando Lee ha offerto 30 miliardi di Won (circa 27,6 milioni di dollari) a Choi Seo-won, un consigliere dell’ex presidente della Corea del Sud, per aiutare una fusione tra Samsung C&T e Cheil Industries, che avrebbe permesso a Lee di succedere a suo padre e prendere il controllo di Samsung Electronics, una società fondata dal nonno. L’ex presidente di Samsung è deceduto…
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Il capo di Samsung condannato a due anni e mezzo di reclusione
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